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La Stegip 4 Communication forte della sua esperienza nel campo dell’abbigliamento promozionale, conferma la sua vocazione per lo sport: come sponsor della MTA racing ha vestito la squadra, disegnando e realizzando le divise del Team.


Questo progetto rispecchia perfettamente la Mission e la Vision aziendale:

Per la divisa della squadra sono stati accuratamente scelti tutti capi di abbigliamento considerando la tipologia di sport, le necessità del team e la valorizzazione dei brand-sponsor che affiancano la MTA.


Così la vision Stegip, “Vestiamo la tua passione!” , si è concretizzata in un abbigliamento pratico, alla moda, adatto per questo team fantastico che sicuramente ci farà sognare.





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Aggiornamento: 3 feb 2022

Volete fare un #gift #ecologico, #economico e molto #utile: con la borraccia avete in un gadget soddisfatte tutte e tre le esigenze.

La #Borraccia quel "Piccolo recipiente infrangibile generalmente di alluminio, con chiusura ermetica a scatto o filetto, a volte dotato di un coperchio infilato sull'imboccatura a vite o incastro che serve come bicchiere o gavettino, viene usato negli sport all'aperto e fa parte della dotazione militare"


Da sempre sul mercato ma venuta alla ribalta con l’emergenza ecologica e la messa al bando delle plastiche monouso (14 gennaio 2022), la Borraccia è uno dei gadget trend degli ultimi anni, ma se scelgo una borraccia come strumento per restare nei cuori dei miei clienti, quale scelgo?

Partiamo sempre dal #target di riferimento, cioè chi sono i vostri clienti, che fascia d'età ricoprono e quanti sono, poi il vostro #budget ed “last but not least” il #messaggio che volete inviare, il claim che richiama l'attenzione e resta nella testa delle persone.

Per avere qualche riferimento concreto analizziamo di seguito tre tipologie di borracce prodotte:



Borraccia Croce Rossa Italiana

In questo caso la borraccia realizzata, in alluminio con moschettone, è tra le più diffuse sul mercato, ha costo contenuto che permette di diffondere il messaggio in maniera capillare. Se ne possono produrre molte spendendo relativamente poco: utile per conservare qualsiasi tipo di liquido ma non la temperatura, il moschettone che permette l’aggancio ad uno zaino o una cinta e il tappo a vite che preserva da eventuali fuoriuscite indesiderate. Bellissimo il #claim per il suo contenuto intrinseco.



Borraccia Leonardo

Borraccia termica doppio strato in acciaio inossidabile. Capienza 500ml, anti-goccia, in questo caso si modifica sia il target che la spesa, elegante disponibile in tanti colori, è un oggetto promozionale mirato ad un cliente che punta alla perfezione: un gift apprezzato da chi lo riceve per il design minimalista, la funzionalità e il materiale termico. Permette di mantenere la temperatura dei liquidi inseriti per diverse ore.



Borraccia IFAD

L’alternativa alle borraccie in acciaio sono quelle in vetro, come quella utilizzata ne 2019, per il 25° anniversario di fondazione l’IFAD: Borraccia in vetro con pouch in materiale misto juta. La custodia in juta conferisce alla bottiglia un aspetto elegante e più naturale. Con una capacità di 500 ml siete sulla buona strada per raggiungere la quantità giornaliera assunzione di liquidi raccomandata. Non è adatta per bevande gassate, ma questo non diminuisce la sua forza comunicativa, è solo un piccolo accorgimento che va fatto notare a chi la vuole regalare.

Implicito è Il messaggio del gift, che con il suo fodero in Juta riporta immediatamente al rispetto per l’ambiente a cui si aggiunge il messaggio stampato; in sostanza se si vuole evidenziare l’attenzione della propria società all’ambiente una borraccia simile è perfetta.


A queste borracce si uniscono quelle dalle mille sfaccettature, adatte a sportivi, mamme con figli piccoli o a camminatori sensibili che amano la natura e la rispettano.

Borracce con timer per ricordarsi di prendere una pillola, con cassa bluetooth incorporata, borracce che si comprimono per ridurre l’ingombro quando si sono svuotate… infine che siate una azienda grande, una piccola impresa, un’associazione, per la scelta di un gift adeguato al vostro target entrano in gioco tanti fattori, ma non bisogna scoraggiarsi perché le società come la Stegip 4 Communication nascono apposta per aiutarvi ad ottimizzare le vostre scelte, lavoriamo per tradurre le esigenze dei nostri clienti in proposte mirate agli obiettivi che ci vengono richiesti.





www.stegip.it

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Aggiornamento: 26 gen 2022

Dicembre è il mese della strenna natalizia.

Ma cosa significa questa parola? Quali sono le sue origini? E in che modo si è evoluta nei secoli?


La strenna natalizia non è un regalo generico, ma un vero e proprio atto di cortesia e di attenzione. E’ un modo per ricordare e ringraziare le persone che la ricevono, un modo speciale per comunicare stima e gratitudine.


QUAL’E’ L’ETIMOLOGIA DELLA PAROLA STRENNA?

“Strenna” è una parola che risale all’epoca dell’Antica Roma. Deriva dal latino “strena” che vuol dire “regalo di buon augurio”, un significato che ha indubbiamente mantenuto nel tempo.

Nell’Antica Roma, durante le feste dette Saturnalia in onore del Dio Saturno - che venivano festeggiate proprio durante il mese di dicembre, solitamente dal 17 al 23 (https://it.wikipedia.org/wiki/Saturnali) - ci si scambiavano regali che avevano un significato propiziatorio e di abbondanza (di solito alloro, vischio e statuette votive).

Alcuni storici attribuiscono l’etimologia della parola “strenna” alla Dea Strenia (https://it.wikipedia.org/wiki/Strenia), divinità romana simbolo del nuovo anno, di prosperità e di buona fortuna.

Questa tradizione tipica delle feste di Saturnalia era piuttosto trasversale, poiché non riguardava solo le classi agiate, ma anche quelle più povere, compresi gli schiavi a cui era concesso in questo periodo dell’anno di partecipare allo scambio di regali come segno di benevolenza.


IN COSA CONSISTEVA LA STRENNA NATALIZIA NELL’ANTICA ROMA?

Gli antichi Romani usavano scambiarsi cesti di frutta secca e spezie. Un’usanza che si è mantenuta nel tempo e che caratterizza tuttora la strenna natalizia: regalare prodotti alimentari continua ad essere una tendenza comune e apprezzata.

Nel saggio “Il Regalo di Natale. Storia di un’invenzione” della sociologa Martyne Perrot viene descritto come fino al XIX secolo la parola “strenna” venisse più utilizzata rispetto a “regalo”. Questo dipendeva dal fatto che le strenne avevano una particolarità poco comune nel mondo degli oggetti, secondo la tradizione si credeva che cadessero dal cielo, che avessero quindi un’origine soprannaturale e magica (la stessa atmosfera di magia che ha poi ereditato il Natalo cristiano).

E’ interessante sapere anche che la strenna natalizia in antichità non veniva incartata. Questa usanza è nata alla fine dell’800, periodo in cui nasce l’esigenza della sorpresa, e dello svelamento.




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